L'imputato James lascia i Cavs?
LeBron: "Ho viziato troppo i tifosi"

The King verso l'addio. Cleveland cerca un colpevole dopo la disastrosa prestazione contro Boston in gara-5. Il fuoriclasse è diventato il bersaglio della critica anche per un atteggiamento passivo sul parquet e alcune dichiarazioni a fine partita. Stanotte il match decisivo

NEW YORK, 13 Maggio 2010 - La disastrosa prestazione offerta in gara-5 contro Boston potrebbe aver segnato il futuro di Cleveland. I tifosi dei Cavaliers, infatti, si sono risvegliati mercoledì mattina senza più certezze e con la voglia di trovare un colpevole per l’inaspettato scivolone interno contro i Celtics. Una sconfitta senza attenuanti, severa non solo nel punteggio (120-88) ma anche nel modo con il quale è arrivata, che ha fatto salire sua maestà LeBron James sul banco degli imputanti.

lebron accusato — A “King” James Cleveland non imputa soltanto una prestazione assolutamente negativa (3/14 al campo) ma anche un atteggiamento troppo passivo, quasi disinteressato sul parquet, e alcune dichiarazioni fuori posto nella conferenza stampa al termine del match. James incredibilmente per tutto il match è rimasto ai margini del gioco, cercando con insistenza il tiro dal perimetro senza sporcarsi le mani con le sue leggendarie (e indifendibili) penetrazioni. Così è diventato tutto facile per la difesa di Boston. Al termine di un match da buttare al più presto nel dimenticatoio LeBron con un atteggiamento quasi strafottente, in conferenza stampa si è poi lasciato andare a dichiarazioni sorprendenti che non sono piaciute per nulla ai fan di Cleveland. “Ho viziato troppo i tifosi – ha detto James – ho giocato male tre volte in sette anni di carriera, è fin troppo facile farlo notare”.

incubo per i cavs — Quella che sembrava potesse essere una marcia trionfale verso la finale Nba si sta trasformando così nel peggiore incubo per i tifosi dei Cavs. Mercoledì le radio e i blog di Cleveland hanno raccolto gli umori di una tifoseria che di colpo sembra essersi rassegnata non solo alla prematura uscita dai playoff dei Cavaliers, ma anche alla partenza dell’idolo di casa, LeBron James. Troppo strano il suo atteggiamento, in campo e fuori, in gara-5 secondo molti fan per non leggere la sua voglia di un futuro lontano da Cleveland. Una giornata davvero surreale quella vissuta nella città denominata “mistake on the lake” (errore sul lago) proprio per il suo scarsissimo fascino.

verso gara-6 — Il capolinea però non è ancora arrivato e tutti sanno bene, a partire da Doc Rivers e dai suoi Celtics, che LeBron è perfettamente in grado di far cambiare tutti i giudizi dopo gara-5 con una prestazione da fenomeno giovedì a Boston. “Sappiamo che cosa ci aspetta – ha detto James dopo l’allenamento di mercoledì – dobbiamo vincere altrimenti si va in vacanza. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi, siamo convinti di poter dire la nostra a Boston”. La fiducia però non può bastare contro una squadra che con l’andare delle gare nella postseason sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Cleveland deve riuscire a trovare una risposta difensiva allo strapotere di un eccellente Rajon Rondo, e deve limitare un ritrovato Ray Allen. Kevin Garnett e Paul Pierce stanno crescendo e la difesa dei Cavaliers deve dare risposte importanti a Mike Brown, il quale sa di giocarsi il proprio futuro in gara-6.

attese — In attacco LeBron naturalmente deve svestire i panni della sua controfigura, sul parquet nelle ultime due gare, ma anche i giocatori di secondo piani devono produrre a cominciare da quel Antawn Jamison (decisamente deludente nella serie con i Celtics) arrivato a Cleveland a metà stagione proprio per far fare il salto di qualità ai Cavs. Sarà un match difficilissimo per i Cavaliers anche da un punto di vista psicologico. Una sconfitta, infatti, potrebbe davvero cambiare le sorti future della franchigia e portare LeBron James lontano da Cleveland. Knicks, Bulls e Nets adesso covano qualche speranza in più e oggi faranno sicuramente un tifo sfacciato per i Celtics.

Fonte: Gazzetta Dello Sport